Indice dei contenuti
Il memory hook è uno slogan che esprime il punto di forza, il tratto distintivo, della nostra professione. Vediamo insieme come imparare a usarlo.
Non ci viene in mente che una frasetta, anche improvvisata, potrebbe dire molte cose su di noi, sulla nostra personalità e sulla qualità della nostra professione? O forse temiamo di essere superficiali o poco professionali?
Sì, è quello che pensano molti professionisti: mantenersi formali, muoversi dentro gli schemi, fare e soprattutto dire le cose che -supponiamo- si aspetti di sentire il nostro interlocutore. Quindi: perché parlargli della nostra passione per la pesca (potrebbe essere un animalista), il calcio (ma non si parla d’altro in questo paese?) o i nostri tic (come si fa a tenere la scrivania così disordinata?)
E ancora, perché perder tempo a trovare una frasetta (mi scuso per il termine un po’ irriverente) che descriva un tratto distintivo, unico, esclusivo della mia professione o dell’identità dell’azienda che guido o nella quale ho un ruolo attivo.
Sì, le parole contano, ma non siamo tutti copy o esperti di linguaggio. Però siamo tutti professionisti orgogliosi del nostro lavoro. E allora perché non esprimerlo in uno slogan che sollecita l’attenzione dell’interlocutore? Questo è il memory hook.
Partiamo dal significato: la parola hook in inglese significa gancio o uncino, qualcosa che si attacca a qualcos’altro, che fa presa per trascinare. I pescatori usano un fish hook, l’amo, per pescare.
In senso traslato il memory hook è quindi un gancio che rimane nella memoria della persona che lo riceve. Un gancio memorabile. Solo di parole? Non solo: potrebbe essere una foto, un elemento grafico, un gesto, un’espressione del viso … Dipende anche dalla tua professione. Se sei un preparatore atletico, un counselor, un insegnante di ballo, saprai usare il corpo meglio di me!
Torniamo alle parole. Quando presentiamo la nostra professione dobbiamo essere descrittivi, anche quando abbiamo poco tempo. Un avvocato, un grafico, un architetto possono occuparsi di tante cose. Devono quindi descrivere con precisione la loro attività, ma senza dilungarsi o fornire troppi dettagli. Dobbiamo essere il più possibile precisi, quando presentiamo le nostre competenze e di come possiamo essere utili alle persone.
E qui entra in scena il memory hook, il gancio che lascia un suono, un’immagine, un punto luminoso nella testa della persona che ci ascolta. La sua funzione è duplice:
Io consiglio sempre di partire dalle basi e le basi, il terreno sicuro, sono rappresentate da alcuni elementi che definiscono la nostra professione:
Puoi aggiungere altri elementi, certamente, ma i punti che ho elencato sono sufficienti per iniziare a pensare al tuo motto, il memory hook che aiuta i tuoi interlocutori a ricordarsi di te.
Proviamo a orientarci. Puoi fare riferimento al settore in cui eserciti la tua professione: servizi alle aziende, intrattenimento, consulenza? Quali sono le parole chiave che vengono associate al settore? “Precisione”, “Sicurezza”, “Fiducia”, “Redditività”, “Divertimento”?
Se il tuo obiettivo è fornire un servizio che, come effetto collaterale, riduce l’ansia del cliente, lavorerai su parole che evocano tranquillità, fiducia, assistenza ecc.
Se il segno distintivo della tua professione è, ad esempio, la vendita di birre artigianali, la progettazione del verde in spazi ridotti e poco luminosi, la personalizzazione dei contratti telefonici, è più facile trovare un appiglio, un’ancora.
Quando parlo con artigiani, consulenti e aziende mi sorprende spesso la storia della loro attività. A volte, vengono a galla informazioni che loro stessi non ricordano: ad esempio, premi ricevuti, aneddoti, testimonianze, anche soluzioni innovative nel loro settore … è un patrimonio da valorizzare e, allo stesso tempo, fornisce spunti per uno slogan originale e autentico. Un esempio? “Realizziamo siti internet dal secolo scorso”.
Usare il nome, forse, è l’ancora più efficace. Se non trovi alternative, inizia con il nome. Esplora i suoni e prova con la rima: “Angela Gervasoni, eventi su misura per tutte le occasioni”.
Ecco alcuni esempi, brevi e facili da ricordare:
Facciamo attenzione, perché il rischio di essere generici è dietro l’angolo. Infatti, affermazioni come “Leader in …”, “Specialista in …”, oppure “Consulenza personalizzata …” ricorrono in molte presentazioni. Se siamo veramente i leader in qualcosa, lasciamolo dire agli altri.
Pensa il memory hook come motore del passaparola: è un segno riconoscibile in nelle tue presentazioni, ti appartiene e lavora nella memoria dei tuoi interlocutori come attivatore di opportunità.
E tu? Qual è il tuo memory hook? Ti convince? Perché?
Networker e formatrice. BNI Executive Director Milano – Roma | Grafologa Giudiziaria.
Aiuto e creo connessioni ogni giorno e la rete personale coordinata da me ora conta più di 900 persone tra Roma e Milano e sta progredendo con tanta soddisfazione.
Sabina Grazie per gli spunti! Concordo sulla importanza del memory hook e soprattutto sul fatto che una frase, seppur breve, possa essere identificativa della professione che svolgiamo e perché no? anche di come la svolgiamo, molto più di mille parole e discorsi troppo tecnici con cui rischieremmo di annoiare chi ci ascolta, non rimanendo certo nelle lori menti.
Grazie Dolores, anche per un avvocato penalista di grido come te il memory hook è un valore aggiunto! 🙂
Ho un passato da pabblicitario, conosco l’importanza del memory hook (in comunicazione è assimilabile al payoff). E’ uno dei fattori fondamentali nel processo di costruzione della brand identity. Deve essere personale, memorabile, distintivo, riconoscibile. IL suo ruolo è esprimere la mission, riassumere i valori e la filosofia operativa lanciando una promessa di servizio al pubblico.
Grazie Dario per la tua testimonianza!
Mi hai convinta Sabi… Mi sa che ripenso il mio memory hook… Troppo generico e forse poco rappresentativo e farraginoso
Grazie del consiglio!!!!
Felice di esserti stata d’aiuto Alessandra! 🙂
Nike Just do it
Opel Das Auto
AlfaPi perché tuo cugino ti molla lì
(AlfaPi sviluppa software e sito web…)
Qualche anno fa un notaio, che con BNI incontravo ogni settimana, cambiava il suo memory hook ogni settimana. Erano divertenti ma…. Non restavano in mente: certo resta in mente che il Notaio Taldeitali cambiava memory hook!!!!….
….
Grazie Sabina
E’ proprio così Alessandra!
grazie per il tuo contributo.
Il mio memory hook ha oltre 20 anni: “AlienPro – Idee dell’altro mondo”, visto che il nome e il logo della società sono caratterizzate dal mondo “alieno” 🙂
Ciao Marino,
ti auguro fantastiche cose in questo mondo con idee dell’altro mondo! 🙂
articolo molto interessante mi hai dato molti spunti, devo ripensare al mio che non mi convince! È un elemento molto importante per descrivere la propria professione in poche parole, come nella grafica la sintesi è tutto! Grazie Sabina
Grande Arianna! Viva la sintesi che ci aiuta a farci ricordare.
Fammi sapere quale sarà il tuo nuovo memory hook! Grazie.
Il mio memory hook?
Il Diritto di famiglia non si improvvisa …
Grazie Alessandra e il tuo memory hook la dice lunga sul diritto. 🙂
Condivido sull’importanza del memory hook, che può rimanere impresso nella memoria delle persone più del nome di colui al quale è associato, e quindi fare – appunto – da gancio per condurre a noi un potenziale cliente. Personalmente, apprezzo molto i m.h. che abbiano al loro interno elementi di stacco e diversità rispetto alla professione svolta dal membro bni
Grazie Paolo per la condivisione.
Diversificare il memory hook ci rende più originali.
Quando ho inventato il mio memory hook pensavo che la rima fosse indispensabile e quindi è uscito Lanzanova Lucia, pronti, partenza, via. Poi ho scoperto che la rima non era proprio obbligatoria (anche se facilita la memorizzazione): adesso mi ci sono affezionata e anche se mi suona ancora troppo generico e banale, mi sembra che rappresenti bene il mio servizio e il mio valore aggiunto: rispondere alla voglia di viaggiare risolvendo velocemente dubbi e problemi. Farò un sondaggio tra i membri del mio capitolo!
Cara Lucia il tuo memory hook mi piace moltissimo: “Lucia pronti, partenza, via” mi da proprio l’idea che per viaggiare ogni cosa io desideri la potete offrire!!
Commenta questo articolo
(Tutti i campi sono obbligatori).