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La parola reciprocità è il centro del networking per professionisti e aziende. Spesso la fraintendiamo, quando la pensiamo come “uno scambio reciproco di favori o privilegi” tra due o più persone.
Ossia quando ci aspettiamo che la persona che ha ricevuto un beneficio da noi, sia anche disposta e si trovi nelle condizioni di poter ricambiare il favore ricevuto. In altre parole, pensiamo: “Io ti ho dato qualcosa, ora tocca a te ricambiare.” Reciprocità, appunto.
Anche la Treccani riporta il significato etimologico quotidiano della parola: reciprocità s. f. [dal lat. tardo reciprocĭtas -atis, der. di reciprŏcus «reciproco»]. – La condizione di essere reciproco; rapporto, carattere o valore reciproco: r. di un affetto, di un sentimento; principio di r., rapporto di r. e r. di un rapporto; un accordo basato sulle r. di aiuti e di assistenza.
Ma in un’attività di networking organizzata, non possiamo aspettarci un ritorno immediato per qualsiasi azione intrapresa a favore di qualcuno. Chi dà guadagna, giusto? Sbagliato.
Non tutti i “doni” saranno immediatamente ricompensati da chi li riceve, e se intraprendi un’attività di networking pensando che sia sufficiente dare una referenza per ottenere una referenza in cambio, confondi una relazione con una transazione. Al contrario, l’idea alla base di Givers Gain® è il principio del dare senza aspettarsi un ritorno immediato.
Nel networking, questa attitudine può essere chiamata legge della reciprocità, e la legge della reciprocità si differenzia dal significato quotidiana di reciprocità, perché chi dona non può e non deve aspettarsi un ritorno immediato al suo investimento nel guadagno dell’altra persona.
L’unica cosa di cui puoi essere certo è che, con impegno e tempo, la tua generosità sarà ricambiata da familiari, amici e colleghi -molte volte e in molti modi diversi. In altre parole, la legge della reciprocità nel business networking significa che fornendo ad altri benefici (ad esempio, le referenze), costruisci solide relazioni di networking che -prima o poi- ti porteranno benefici (soprattutto referenze), spesso in modo circolare e non direttamente dalla persona dalle quale ricevete un beneficio.
La legge della reciprocità è uno strumento enormemente potente per far crescere le dimensioni e la redditività della tua attività.
Conosco networker esperti che hanno storie incredibili su come la legge della reciprocità abbia dimostrato loro che si può guadagnare molto di più procurando affari ad altri di quanto si possa pensare.
Un networker esperto capisce che, sebbene il networking non sia il fine ma il mezzo per far crescere un’attività, il servizio alla propria rete di contatti deve essere sempre al primo posto. E se desideri migliorare come networker, puoi leggere la mia recensione a “The networking mentor” di Ivan Misner e C.G. Cooper
L’aspetto interessante, certamente curioso, della legge della reciprocità è che non è immediata e il modo in cui funziona non è sempre chiaro o facile da vedere. Potresti aiutare una persona a risolvere un problema o a uscire da un momento di difficoltà e scoprire che la tua benevolenza tornerà indietro sotto forma di aiuto portato da una persona diversa. È proprio questo il bello. Una volta che sei riuscito a costruirti una reputazione di persona che si preoccupa del successo degli altri, la vita -attraverso la legge della reciprocità- ti ricompenserà con un’abbondanza di referenze di alta qualità, e in modi sorprendenti.
In che modo avete sperimentato questa esperienza nel vostro business networking?
Networker e formatrice. BNI Executive Director Milano – Roma | Grafologa Giudiziaria.
Aiuto e creo connessioni ogni giorno e la rete personale coordinata da me ora conta più di 900 persone tra Roma e Milano e sta progredendo con tanta soddisfazione.
Conosco bene la legge di reciprocità e so anche quanto sia difficile metterla in atto all’inizio. Infatti posso capire coloro che non vedendo risultati nel breve periodo smettono di dare perchè non riescono a ricevere.
Il problema è che spesso coloro che entrano in un Capitolo BNI sono alla ricerca di una rapida soluzione ai loro problemi di marketing e quindi non si concedono il tempo necessario a conquistare la fiducia degli altri colleghi, finendo quindi per arrendersi e pensare che la collaborazione fra persone sia una pia illusione. Come dico sempre io, questo accade perchè “l’ombrello si deve comprare quando c’è il sole” per poi utilizzarlo quando il tempo si guasta e quindi il tempo per costruire relazioni forti basate sulla fiducia reciproca non è più sufficiente al raggiungimento dei propri obiettivi.
In realtà la mia esperienza di imprenditore e di membro di BNI mi ha insegnato che il tempo è sempre galantuomo e quello che si semina torna sempre indietro in modo decisamente accresciuto; dare senza nessun aspettativa di ricevere nulla in cambio è un potentissimo strumento di affermazione delle proprie capacità professionali ed imprenditoriali nonché un moltiplicatore di business.
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