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Il passaparola è uno dei più grandi strumenti per generare business. Nato moltissimi anni fa, permette di creare relazioni efficaci sia dal punto di vista umano che lavorativo, soprattutto per la piccola e media impresa, i professionisti e gli artigiani.
Questo strumento viene spesso sottovalutato, perché si pensa che il passaparola sia generato unicamente dalla spontaneità o dall’improvvisazione e non come un’attività dipendente dal marketing.
Il passaparola è una catena di informazioni che gli individui innescano dando giudizi positivi o negativi e condividendoli con la propria rete di contatti. Il suo flusso dipende dal livello di fiducia che si instaura tra le persone coinvolte e che sono il motore che genera, muove e alimenta quotidianamente la propensione a diffondere informazioni senza che queste nascano necessariamente da una richiesta esplicita.
Numerosi studi accademici hanno dimostrato negli anni che il passaparola, il consiglio ricevuto da una persona di fiducia, è di gran lunga più efficace rispetto ad una pubblicità tradizionale, ecco perché le aziende e i professionisti devono necessariamente inserire questo strumento nella loro strategia di marketing.
[ In particolare, la ricerca di Nielsen “Global Trust in Advertising and Brand Messages” che puoi scaricare a questo link: Global Trust in Advertising and Brand Messages ]
Il marketing del passaparola non è una novità ma ora ha un nome e una strategia ben precisa.
Il feedback che viene dato da un amico, parente o collega permette di avere un parere oggettivo su un prodotto, servizio o un consulente e questo consente di prendere decisioni in modo più chiaro e risoluto.
La bellezza di questo strumento sta nel fatto che non si affida a messaggi promozionali o pubblicità a pagamento ma è una campagna di marketing a tutti gli effetti, che si avvale di una rete organica e libera (non a pagamento).
Non bisogna però trascurare il valore del tempo che è importante per poter attivare e dare un seguito ad un passaparola efficace.
Come accennato, il passaparola non è uno strumento da sottovalutare e non è fondato sull’improvvisazione, pertanto è necessario dedicare del tempo, che è per tutti una risorsa di altissimo valore, anche se scarsa.
Stabilire quali atteggiamenti e quali iniziative possono dare luogo al passaggio naturale delle informazioni, è cruciale per evitare di investire inutilmente del tempo senza ottenere il riscontro desiderato.
Ci sono sicuramente 3 consigli che si possono seguire per poter arrivare al giusto equilibrio: professionisti, networking, community. Vediamoli insieme:
È evidente che una strategia di marketing del passaparola è necessaria anche per le piccole realtà e per far sì che questa diventi una vera risorsa di business occorre costanza, obiettivi chiari e coerenza.
Non possiamo improvvisarla e non possiamo utilizzarla occasionalmente, in base alle circostanze più o meno favorevoli. Il passaparola richiede cura, tempo e concretezza.
Se stai leggendo questo articolo hai già fatto il primo passo. Ora non ti resta che scegliere come continuare, mettendo in pratica i 3 consigli che ti ho dato qualche riga fa.
E se non basta, in Seminiamo Contatti trovi numerosi approfondimenti che ti aiutano in questo bellissimo viaggio verso una nuova forma di comunicazione.
Grazie per il tuo commento!
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Grazie bellissimo articolo stimolante e proficuo lo metto in atto subito
Personalmente sono 37 anni che sfrutto il passaparola
Gentile Pietro, il passaparola infatti è uno dei metodi di marketing più antichi che conosciamo e saperlo gestire al meglio è la chiave per un business di successo. Sarebbe interessante confrontarci riguardo la sua esperienza.
Grazie a lei Michele, è un piacere poter dare info utili per poter lavorare meglio e farlo in modo semplice.
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