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Un classico del padre del management moderno, Peter F. Drucker. Per ripartire dalle basi: quali sono i miei punti di forza e come posso essere determinante.
Le chiavi del successo. Se entriamo in una libreria, possiamo sfogliare decine di libri che ne parlano: come ottenere risultati, come crescere professionalmente, come essere felici … La maggior parte, forse più per un impulso commerciale, promette di svelare i segreti del successo, che in alcuni casi hanno un numero: 3, 7, 10 segreti per cambiare in meglio la propria vita.
Se il successo potesse essere raggiunto, conoscendo i segreti che gli autori dei libri ―motivatori, coach, psicologi ecc.― promettono di svelarci, saremmo tutti felici, probabilmente. Ma forse le cose non sono così semplici, o forse sì.
Vengo al punto. L’esperienza ―i miei 20 anni e oltre come formatrice e networker― mi porta a credere che la strada del successo +clienti +fatturato + lavoro di qualità +tempo libero, sia un percorso tortuoso e, senza adeguati strumenti, non sia facile percorrerlo.
Anche per me. Allora, nei momenti di sfiducia, torno alle basi e rileggo “Gestire sé stessi. Le chiavi del successo.” di Peter F. Drucker, giustamente riconosciuto il padre del management moderno. Ad esempio, l’introduzione:
Viviamo in un’epoca di opportunità mai viste prima: chi è dotato di ambizione e intelligenza può salire fino ai vertici della professione che ha scelto, indipendentemente dal suo livello di partenza. Ma l’opportunità porta con sé responsabilità … è indispensabile coltivare una profonda comprensione di se stessi – dei propri punti di forza e di debolezza, ma anche del proprio modo di imparare e lavorare con gli altri, dei propri valori e dell’ambito in cui si è capaci di dare il contributo più rilevante. Perché solo partendo dai propri punti di forza si può raggiungere la vera eccellenza.
Credo sia difficile concentrare in così poche righe il senso della condizione di molti professionisti e imprenditori o, in un senso più ampio, lavoratori della conoscenza. Le domande, alla fine, sono semplici.
Sono un lettore o un ascoltatore? Prendo appunti? Se non scrivo subito una cosa, poi la dimentico? Non c’è un solo modo giusto di imparare. Quindi: qual è il mio? Quello più efficace per me?
Ovvero il test dello specchio: che tipo di persona voglio vedere allo specchio la mattina?
I punti di forza di una persona e il suo modo di lavorare sono raramente in conflitto; le due cose sono complementari. Può invece crearsi un conflitto tra i suoi valori e i suoi punti di forza. Quello che riesce a fare bene, magari persino benissimo, e con ottimi risultati, potrebbe non essere in linea con il suo sistema di valori.
Le carriere di successo non sono pianificate. Si sviluppano quando le persone sono pronte a cogliere le opportunità perché conoscono i propri punti di forza, i propri metodi di lavoro e i propri valori. Sapere qual è la propria vocazione può trasformare una persona ordinaria in una persona di successo.
Un tempo tutti facevano semplicemente quello che era chiesto loro di fare o quello che avrebbero fatto per ragioni familiari, geografiche, culturali. Oggi non è più così.
I lavoratori della conoscenza, in particolare, devono imparare a porsi una domanda che non è mai stata posta prima: “Quale dovrebbe essere il mio contributo?” Per rispondere, devono prendere in considerazione tre elementi distinti. Che cosa richiede la situazione? Dati i miei punti di forza, il mio modo di lavorare e i miei valori, in che modo posso dare il massimo contributo nel lavoro che devo svolgere? E, per finire, quali risultati bisogna conseguire per fare la differenza?
Lavoriamo tutti insieme, in una rete di contatti che quasi vive di vita propria, attivandosi e sincronizzandosi, indipendentemente da noi; ma è la nostra rete, e funziona solo grazie al nostro attivo contributo.
Zoom ha la funzione Chat che consente di scrivere commenti al gruppo e messaggi privati; la funzione Chat permette anche di condividere informazioni di contatto, file e collegamenti ai social media.
Networker e formatrice. BNI Executive Director Milano – Roma | Grafologa Giudiziaria.
Aiuto e creo connessioni ogni giorno e la rete personale coordinata da me ora conta più di 900 persone tra Roma e Milano e sta progredendo con tanta soddisfazione.
Se vuoi imparare qualcosa di più, chiamami! Io sono a Roma e a Milano: mi chiamano “FrecciaRossa”!
Contattami
grazie Sabina sempre prezioso crescere e riflettere…
grazie Sabina sempre prezioso crescere e rifletterte…
Profonda e interessante valutazione di noi stessi e degli altri come sempre una ottima consigliera Sabina grazieeeeeeee
Ottimo consiglio…l’esercizio mentale di migliorarsi giorno per giorno e’ un dovete per arrivare ad essere persone felici di successo! Grazie riflettero’ .
Grazie per il tuo feedback e la tua voglia dì riflettere.
Quando la rete dei tuoi contatti può fare e fa, in maniera determinante, la differenza!
La nostra rete dì contatti è un patrimonio inestimabile più prezioso dì uno scrigno pieno d’oro. 🙂
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