Come usare l’Intelligenza artificiale per migliorare la creatività nel lavoro

Come usare l’Intelligenza artificiale per migliorare la creatività nel lavoro

Alessandra Izzo 29 Novembre 2024 passaparola
4 min

Gli esseri umani comunicano meglio attraverso il linguaggio naturale. Parlare con l’IA in modo fluido, come faresti con una persona, può aiutarti a ottenere risposte più pertinenti.

Grazie alla mia esperienza decennale a Milano come protagonista di una rete di professionisti ed imprenditori, ho scoperto che la disponibilità a confrontarsi è fondamentale per migliorare le relazioni tra le persone nei contesti lavorativi. 

La tecnologia è senza dubbio uno strumento di supporto. Non sostituisce, ma aiuta. E oggi l’impiego sempre più diffuso dell’Intelligenza Artificiale pone interrogativi, ma è un’occasione per comprenderne e usarne le potenzialità.

Recentemente, ho seguito con estrema curiosità un episodio del Podcast BNI, per la precisione il numero 886 “The Abc of IA”. Protagonista, Kian Gohar, amico di Ivan Misner, esperto di IA e formatore (questo è il suo sito: Kian Gohar – Leading in the new world of work).

La sua tesi, riassunta con le mie parole è la seguente: l’Intelligenza Artificiale non è un box di ricerca per ottenere risposte veloci e plausibili (purtroppo, siamo portati a prendere sempre  per risolutiva, la prima risposta che ci sembra plausibile).

Risposta plausibile o conversazione?

Invece, il consiglio di Kian è di non accettare la prima risposta plausibile, ma sfruttare l’IA per ottenere più idee, consigli, approfondimenti … Anche l’IA può fornire risposte sbagliate, parziali o ambigue; meglio correggerla per ottenere risposte più precise. Oltretutto, l’IA non è una persona reale e non corriamo il rischio di offenderla se mettiamo in discussione le sue risposte.

L’Intelligenza Artificiale è un ambiente complesso da esplorare, come se fosse un partner, un interlocutore, con il quale costruire una conversazione interattiva.

Spesso, quando attiviamo un’applicazione di IA, ci limitiamo a usare la sua barra di ricerca e cerchiamo di scrivere la domanda corretta per ottenere la risposta desiderata. Invece, dovremmo privilegiare l’interazione vocale con l’IA. Esattamente, dovremmo parlarle! E in questo modo, otteniamo spunti e idee; non solo risposte puntuali, ma non risolutive.

Gli esseri umani comunicano meglio attraverso il linguaggio naturale. Parlare con l’IA in modo fluido, come faresti con una persona, può aiutarti a ottenere risposte più utili e approfondite.

Per avviare una conversazione proficua con l’IA è necessario fornirle un contesto

Fornire un contesto all’IA

Per attivare una conversazione proficua con l’IA, è necessario fornirle un contesto per qualunque problema cerchiamo di risolvere. E se non sappiamo quale tipo di contesto fornire, possiamo aiutare l’IA chiedendole di farci delle domande sull’argomento, sul problema, sul nostro personale punto di vista o interesse rispetto a un argomento.

In questo modo l’IA può raccogliere informazioni sul contesto necessario per avviare una conversazione con noi. Da lì puoi approfondire, rispondere alle sue risposte, migliorarle, fornendo feedback. Puoi chiederle di cambiare prospettiva o valutare nuove ipotesi. Questo tipo di conversazione, proprio come faresti con un’altra persona, è il modo migliore per interagire con l’IA e ottenere risposte migliori.

E il contesto BNI?

Ora, chi mi conosce o frequenta un gruppo BNI potrebbe aver intravisto un collegamento: BNI è una comunità di persone, non uno strumento da “pressare” per ottenere vantaggi. BNI funziona -chi ne fa esperienza quotidiana, lo può confermare- perché è un ambiente collaborativo. Non a caso il Givers Gain è il nostro valore fondamentale.

La filosofia di BNI si basa sull’idea, e valore fondante, del “Givers Gain®” (chi dà, riceve). Creando nuove opportunità di business per gli altri, potrai ricevere, a tua volta, nuove opportunità di business. Come diceva l’antico proverbio “Chi semina, raccoglie”.

Che strano … l’acronimo IA corrisponde alle mie iniziali!

Scherzi a parte: a me l’intelligenza artificiale fa un po’ paura.

Diciamo che preferisco agire INSIEME all’IA perché se usata come assistente può davvero essere utile e collaborativa…

E tu cosa ne pensi?

Questo articolo è una mia libera rielaborazione dell’episodio nr. 886 “The Abc of IA” dal Podcast ufficiale di BNI. L’originale è raggiungibile al seguente indirizzo: The Abc of IA  

Dimenticavo … ho usato anch’io l’IA per farle scrivere un articolo simile a quello che ho appena pubblicato; l’ho guidata, instaurando una vera e propria conversazione, fornendole informazioni di contesto e chiedendole di modificare il risultato (mi sono fermata alla terza versione).

Ecco il risultato: Parla con l’IA e scopri il Givers Gain: due approcci che trasformano il modo di interagire

Fabio Filocamo - 30 Novembre 2024 09:34

Grazie Alessandra, molto interessante. Mi viene da fare una riflessione però. Al di là dell’importanza dell’AI e della sua utilità che sono indiscutibili, ricordiamoci che si tratta sempre di una macchina e a mio avviso è strano che si senta la necessità addirittura di “conversare” con una macchina. Se l’uomo sente davvero questa necessità a mio avviso è un forte segnale di debolezza. Ritengo che sia giusto che venga usata e sfruttata, ma “come si deve”. (Riflessione personale, prendila come tale)

Mara Granata - 30 Novembre 2024 01:04

Grazie Alessandra sono spunti molto interessanti su cui ragionare. In effetti sto seguendo dalla primavera un corso sulla AI per imparare a usarla in maniera intelligente per diversificare e velocizzare la scrittura di testi, post, libri, script per you tube.. Ma ho appreso che va semore addestrata fornendole maggiori indizi e indicazioni su di noi, i nostri valori, lanostra modalita di approccio.. E tanto altro

Sameh Ikladyous - 29 Novembre 2024 21:51

Molto interessante grazie Alessandra

Ester Vai - 29 Novembre 2024 18:41

Interessantissimo lo spunto di conversare con l’IA. Ci proverò!

    Alessandra Izzo - 29 Novembre 2024 18:54

    Grazie Ester: il trucco sta nel non farsi prendere la mano e smettere di controllare i risultati!

roberta porreca - 29 Novembre 2024 18:16

Grazie Alessandra, se l’avessi letto prima avrei evitato di comprare un corso che domani ( sabato ) mi costringera’ davanti al computer tutta la mattinata.
ti contattero’ poi per un one to one.

    Alessandra Izzo - 29 Novembre 2024 18:55

    Roberta, vedrai che al corso imparerai a chiedere in modo corretto (in inglese dicono Prompting) per ottenere il risultato voluto!

Marino de Stena - 29 Novembre 2024 18:05

Vero: l’intelligenza artificiale è tra noi, e ci può essere grandemente d’aiuto!

    Alessandra Izzo - 29 Novembre 2024 18:56

    Basta conoscerla bene e non fidarsi troppo!

Sabina Vaccari - 29 Novembre 2024 17:56

Bravissima Alessandra!! Quando non conosciamo un argomento abbiamo sempre vicino in BNI qualcuno da cui imparare!! Bni è anche questo!

    Alessandra Izzo - 29 Novembre 2024 19:04

    Grazie Sabina… BNI ispira: applicare l’IA alle relazioni è una vera scommessa.

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