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Quando hai un’occasione inattesa per presentare la tua attività ma il tempo stringe, devi usare al meglio i pochi secondi disponibili e avere sottomano gli attrezzi del mestiere.
Vediamo come. Partiamo dalle occasioni. Sono sempre a portata di mano, nelle situazioni più comuni: un conoscente, un contatto occasionale, un professionista che conosciamo in un negozio, a casa di amici, grazie alle relazioni dei nostri parenti.
Quindi, dal momento che non possiamo presentare la nostra attività con i giusti dettagli, dobbiamo comunicare all’interlocutore una prima idea o impressione – possibilmente esatta – di cosa facciamo e di come potremmo essergli d’aiuto.
“Esatta” significa senza ambiguità. Se sono un architetto potrei essere specializzato nella progettazione di giardini, e non della ristrutturazione di appartamenti. Se sono un calzolaio, allora riparo scarpe, ma potrei anche realizzare scarpe su misura; forse sono specializzato nel riparare scarpe da trekking. Sono il tuo uomo per il marketing? Va bene. Ma cos’è il marketing? Ci sono decine di corsi di marketing per formare il professionista esperto di …? Sei uno psicologo? Guarda, ne cercavo giusto uno. Come? Ti occupi di ricerche di mercato? Ah, non sei uno psicoterapeuta.
Precisione, quindi. Lasciare subito il segno in modo chiaro.
Occaṡióne s. f. [dal lat. occasio –onis, der. di occasum, supino di occidĕre «cadere»; propr. «avvenimento, caso»]. Circostanza o concorso di circostanze che rendono possibile l’avverarsi di un fatto, o che dànno opportunità di fare qualche cosa; l’opportunità, la possibilità stessa, il momento adatto: Gran destino è il mio, che le cose a proposito mi vengan sempre in mente un momento dopo le occasioni. (Manzoni) – Treccani
Proseguiamo la nostra semplificazione. La cassetta degli attrezzi deve essere sempre fornita di:
Primo. Fatti trovare sempre preparato. Non divagare. A volte, nel corso di un evento possiamo perderci in chiacchiere; che è anche piacevole di per sé, ma se il tempo stringe… Quindi, torna sempre su un punto: chi sei.
Sei un cuoco? Un elettricista? Un avvocato? Amministratore di condominio, ristoratore, fiorista, allevatore … il mondo delle professioni è variegato.
Secondo. Cosa fai. Offri un esempio che il tuo interlocutore possa sentire, vedere, quasi toccare con mano:
Terzo. Integra le informazioni con qualcosa che aggiunga precisione.
Esempi: “Lavoro solo in città”, “Sono attivo in regione”, “Lavoro preferibilmente in Brianza”.
Quarto. Il biglietto da visita. Sempre a portata di mano. Portando l’attenzione dell’interlocutore su alcune informazioni: la sede, i contatti, la presenza social, lo slogan.
Hai un sito Internet? Potresti dire: “Avrei tante cose da raccontarti, ma sul sito trovi informazioni esaustive insieme ai miei lavori.”
Quinto. Ringrazia sempre per l’attenzione che la persona ti ha dedicato.
Sesto. Se ci fosse tempo, fai domande. Chiedi all’interlocutore. Forse è interessato. Forse hai usato un termine tecnico.
E se avessi esattamente un minuto per presentarti a persone che non ti conoscono? Difficile improvvisare.
In questo caso, è necessario avere in testa una presentazione pronta all’uso.
E simularla, cronometro alla mano. Se non l’hai mai fatto devi provarci.
Come iniziare?
Difficile? Sì, quindi meglio prepararsi prima.
Qualche esempio:
Ci sono importanti novità legislative? In materia di salute, previdenza, agevolazioni fiscali, bonus altro. È importante parlarne! O darne cenno, anche per mostrare di essere aggiornati.
I numeri, spesso, aiutano: ad oggi ho trovato casa a più di 200 famiglie.
Gesticolare? Meglio di no, ma non troppo.
Tono di voce: costante. Evitare pause e indecisioni; l’interlocutore potrebbe pensare che hai perso il filo o che stai pensando ad altro; potresti sembrare poco convincente.
Sempre sul pezzo? Tendenzialmente sì. Ma ci sono circostanze in cui puoi anche improvvisare. Perché? Perché è una giornata strana, perché l’interlocutore ti ispira, perché sei allegra, perché oggi non deve essere uguale a quello precedente. Ma soprattutto perché siamo persone e, se siamo disposte a cambiare look, perché dovremmo essere sempre uguali?
Risorsa ☛ Seven Rules for an Elevator Pitch (o speech) di Ivan Misner
Networker e formatrice. BNI Executive Director Milano – Roma | Grafologa Giudiziaria.
Aiuto e creo connessioni ogni giorno e la rete personale coordinata da me ora conta più di 900 persone tra Roma e Milano e sta progredendo con tanta soddisfazione.
Se vuoi imparare qualcosa di più, chiamami! Io sono a Roma e a Milano: mi chiamano “FrecciaRossa”!
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In recentissimo evento di networking (una sorta di “speed dating di business” tra imprenditori), ad un certo punto mi sono accorto che stavo personalizzando il mio speech sulla base del linguaggio del corpo dell’interlocutore che avevo davanti.
Non ne ho fatti due identici!
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