Perché? Perché “La migliore pubblicità è quella che fanno i clienti soddisfatti”, come afferma Philip Kotler. 

Quante volte ci è capitato di scegliere il ristorante leggendo una o più recensioni? Probabilmente, a molti. E perché accade? Perché funziona: in quel preciso istante, quando leggiamo la testimonianza di una persona che ha mangiato nel locale, troviamo una conferma e ci sentiamo rassicurati.

Meglio ancora se chi ha scritto la recensione è un amico o un conoscente, dei quali ci fidiamo e, a volte, ancor più della recensione di una guida, certamente autorevole in materia. 

Se una testimonianza ci ha portato al ristorante, perché non dovrebbe funzionare nel mondo del lavoro? Quando cerchiamo un artigiano per un lavoro in casa, desideriamo raccogliere informazioni sulle sue competenze e, in particolare, sulla sua affidabilità. La testimonianza di una persona della quale ci fidiamo è determinante per orientarci. 

Questo vale anche per noi: prima che le persone si rivolgano a noi per i nostri prodotti o servizi, cercano il conforto delle parole di altre persone che hanno avuto a che fare con noi. 

La testimonianza genera fiducia

Il punto non è se il testimone sia attendibile o meno: non deve essere necessariamente un esperto della materia. Se consigliamo un avvocato che ci ha risolto un problema e ci ha seguito con attenzione e premura, non lo facciamo perché conosciamo la giurisprudenza.

Le testimonianze di amici o partner professionali sono credibili perché provengono da qualcuno che ha esperienza diretta del tuo prodotto o servizio. 

Sembra banale. Vero, ma le cose semplici funzionano, se applicate con costanza. L’azienda o il professionista possono anche definirsi “leader in qualcosa o in un mercato” (quanti siti web riportano questa affermazione!) ma i clienti potenziali ripongono più fiducia nella recensione di un altro cliente -in particolare se ha lasciato una recensione scritta (mettendoci la firma)- che nel messaggio “promozionale” dell’azienda.

Probabilmente, perché pensano che una persona non ha nulla da guadagnare nel fornire una testimonianza e per questo sia più affidabile.

Hai richiesto una testimonianza scritta? Se non l’hai ancora fatto, devi iniziare a organizzare  la tua attività per chiedere testimonianze scritte, che userai per migliorare e consolidare la tua credibilità.

Lo scrivo per chi ha una scheda locale su Google (ecco un esempio …): se ricevete recensioni, dovete ringraziare le persone che le hanno scritte: se sono positive e, soprattutto, se contengono una critica. Lo fate?

Testimonianze scritte: consigli pratici

Sito web

Alcuni siti web le usano le testimonianze nelle diverse pagine del sito; magari a seconda del servizio proposto. Altri siti propongono una pagina o sezione dedicata dove il visitatore potrà consultarle in una volta sola. 

Raccoglitore, brochure

Perché non proporre ai clienti della tua azienda o del tuo studio (il caso di un dentista o di un avvocato) un raccoglitore ad anelli con una copertina che dice “Cosa dicono di noi i nostri clienti” o “Testimonianze dei clienti”? Potranno trovare il raccoglitore su un tavolo nella tua reception, dove sfogliarlo mentre attendono di essere ricevuti. È un buon modo per entrare in relazione con i potenziali clienti e per migliorare la relazione con i clienti acquisiti.

Preventivi e offerte commerciali

Inserisci una o più testimonianze nelle offerte commerciali. Funziona bene se hai un’ampia varietà di offerte tra cui scegliere e includere le testimonianze più rilevanti per una determinata proposta.